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Il Giornalismo Della Disinformazione

Il Giornalismo Della Disinformazione

Di solito sono “allergico” a qualunque cosa sia fatta con scarsa qualità e scarsa professionalità. Sono particolarmente critico verso il cattivo giornalismo, perché dovrebbe essere libero, professionale e privo di sensazionalismi. La trasmissione di cattive informazioni può causare gravi danni a vari livelli. Su una famosa rivista portoghese, Visão, ho letto un articolo dal titolo “I Superfood fanno bene a te ma fanno male a mezzo mondo”. Si tratta di un giornalismo distorto, che solleva molta confusione e sfrutta le mezze verità per condurre il lettore a conclusioni errate. L’autore si difendono dietro queste mezze verità, e ciò rende ancora più sgradevole l’articolo, per chi conosce l’argomento e ha a che fare quotidianamente con la realtà dei fatti.


La manipolazione e le bugie cominciano presto nel suo articolo:


1 – Sono chiamati superfood – un termine che pretende di dire molto e in pratica non significa nulla.

I Superfood sono alimenti che offrono un elevato contenuto di sostanze nutritive rispetto al loro tenore calorico. Cioè, grazie solo a una piccola quantità di questi super alimenti, abbiamo la possibilità di nutrire il nostro organismo con sostanze essenziali per le sue funzioni vitali. Dunque, magari potremmo incontrare delle difficoltà nel determinare quali alimenti siano definibili come superfood. Ma il significato del termine è questo, ben esplicito. Significa quindi qualcosa.


2 – “… ma una cosa è certa: più è esotico, più diventa super “

Falso! I lychees sono esotici, e nessuno li ha mai classificati come Superfood. Lo stesso vale per il mango, gli anacardi, il frutto della passione, la papaya, ecc…


3 – Il caso dell’avocado e della criminalità che a volte ne governa il traffico: è lo stesso che accade con molte cose in Italia e Portogallo, ecc… I cartelli. Naturalmente, in questi paesi sudamericani qualsiasi “cartello” è più violento rispetto all’Europa. Ora, dare la colpa agli europei per la violenza degli altri paesi è assurdo e ridicolo. Se non fosse l’avocado al centro dell’interesse della criminalità, sarebbe qualsiasi altra cosa di successo. E non devi per forza avere successo in Europa. Basta avere successo in terra messicana. Grazie per il tentativo di farci sentire in colpa, carissimi giornalisti, ma stavolta non funziona! Abbiamo fatto cose veramente brutte in passato in Sudamerica, ma non è questo il caso.


4 – La quinoa. Un’altra mezza verità. Sai chi è il più grande promotore della Quinoa nel mondo? L’Europa? Gli americani? Gli australiani? Il Perù! Il Perù è il paese che ha fatto di più per rendere famosa la Quinoa! Questo è paragonabile a dire che noi, italiani o portoghesi, siamo miseri perché esportiamo l’olio d’oliva. Oppure che noi siamo quelli furbi e i peruviani, poveri, vengono sfruttati con le esportazioni di quinoa.


5 – La soia. Che casino! Il titolo dell’articolo tratta di superfood, ma poi parla della soia, che viene piantata al 90% per nutrire gli animali in America Latina. La carne: è per essa che serva la soia. Non sono d’accordo? Assolutamente, distruggere una foresta come l’Amazzonia è terribile, ma non c’entra con quello di cui stavamo parlando.


6 – Il Maca, l’Acai e la Chia sono prodotti favolosi che fortunatamente hanno raggiunto le nostre tavole, così come il favoloso olio di cocco e così come il nostro olio meraviglioso. Pensa se i paesi mediterranei come l’Italia, il Portogallo, o la Spagna producessero l’olio solo per loro stessi. Sarebbero soprannominati “orgogliosamente egoisti”. Non condivideremmo niente di nostro. Ebbene, non solo abbiamo condiviso, ma abbiamo anche piantato in altri paesi! E, naturalmente, ci abbiamo guadagnato molto. Proprio come i paesi del Sud America guadagnano molto dalla vendita e dall’esportazione di queste meraviglie della natura!


Infine, e come dico sempre, il consumo del 90% di cibi locali e 10% superfood è la giusta ricetta per un equilibrio tra un corpo sano, il rispetto per il pianeta e la nostra economia locale / nazionale.

Articoli di parte, incompleti e di disinformazione? Per favore, no grazie.