Cosa possiamo fare per fermare gli incendi?
Gli incendi delle grandi foreste del mondo stanno aumentando di anno in anno. Nell’estate del 2019 sono bruciati solo in Siberia più di 5 milioni di ettari di foresta, più della metà degli Stati Uniti, più dell’Europa intera. Ma noi possiamo davvero fare qualcosa per fermare gli incendi?
Te lo immagini un incendio che va dal Portogallo alla Svezia e arriva fino alla Grecia? È quello che è successo in Siberia. E poi in Amazzonia. Ma non solo: nel 2019 secondo il Global Forest Watch Fires (Gfwf) del World Resources Institute (un’organizzazione di ricerca sugli incendi che opera in oltre 60 Paesi al mondo), sono state quasi 3 milioni le allerte incendio nel mondo.
Sono tante? Basti dire che crescono di anno in anno: nel 2018 erano 100 mila in meno, nel 2017 200 mila in meno. In Amazzonia gli incendi sono arrivati a quota 75.000, l’84% in più rispetto all’anno scorso. Soltanto l’incendio della Siberia ha liberato nell’atmosfera più di 50 milioni di tonnellate di diossido di carbonio, l’equivalente alle emissioni annuali della Svezia.
La situazione è molto grave, perché gli incendi, parzialmente favoriti dai cambiamenti climatici, li accelerano a loro volta. Il rilascio di Co2 nell’atmosfera dovuto alla combustione, si accumula al mancato effetto “polmone” dei miliardi di alberi andati in fumo.
La deforestazione, anche quella provocata dagli incendi, elimina in pochi giorni interi gruppi di specie animali, interi ecosistemi. Molte specie sono sull’orlo dell’estinzione, e questo innesca una catena che potrebbe portarci a una grande estinzione di massa in pochi decenni.
Non è allarmismo gratuito, ma una realtà palese che dobbiamo combattere. E come possiamo fare? Come può un semplice cittadino impedire che ciò avvenga? Si può, e ora vediamo come.
I cambiamenti climatici hanno un ruolo chiave nell’aumento degli incendi: prolungati periodi di siccità facilitano l’autocombustione della flora. Ma la maggior parte, se non la quasi totalità degli incendi, è di origine dolosa.
In Siberia gli incendi sembrano essere stati causati dallo scioglimento del permafrost, dovuto all’eccezionale innalzamento delle temperature. Il terreno ha così liberato grandi quantità di gas serra, che erano intrappolati nel ghiaccio. In questo modo sono andati in fumo milioni di ettari, che potrebbero essere coltivati o utilizzati per l’estrazione di risorse minerarie.
Gli incendi vengono appiccati in Amazzonia e in altre regioni del mondo per poter coltivare quelle regioni, particolarmente fertili, e piantare palme per la produzione di olio di palma, cacao per la produzione di cacao industriale, ma anche canna da zucchero e altre piante come la soia per l’alimentazione degli animali da allevamento.
L’estrazione di risorse e l’alimentazione di umani e animali sono i motivi principali per cui aumentano gli incendi. La domanda di alimenti e minerali aumenta sempre di più, e il mercato non si fa scrupoli a trovare nuovi modi per aumentare la produzione e diminuire i costi.
Il National Geographic dice che "il più grande motore della deforestazione è l'agricoltura. Gli agricoltori bruciano le foreste per dare più spazio alle colture o al bestiame da pascolo. La produzione zootecnica intensiva richiede grandi quantità di mangime raccolto. La coltivazione di cereali per l'alimentazione richiede a sua volta notevoli superfici di terreno".
La Rainforest Foundation afferma che "Oggi che sempre più carne e prodotti a base di carne sono importati dall'America Latina, è particolarmente importante ridurre il consumo di carne. L'allevamento degli animali dipende dall'agricoltura intensiva, che a sua volta richiede enormi quantità di terra, energia e acqua".
Quindi, una delle migliori soluzioni è optare per una dieta vegana, o almeno ridurre dell'80% le proteine animali nella vostra dieta quotidiana. Se lo facciamo tutti, questo potrebbe far risparmiare enormi quantità di ettari di terra, sarebbe un bene per la qualità dell'acqua, dell'aria e per le centinaia di animali che non verrebbero uccisi.
Ogni cittadino è naturalmente anche un consumatore, un attore di questo mercato globale, e come tale le sue scelte influenzano l’andamento della domanda e dell’offerta. Se nessuno consumasse più olio di palma, zucchero raffinato e se si riducesse il consumo di proteine animali, gli incendi diminuirebbero immediatamente.
Ognuno di noi ha una grande responsabilità: le scelte negli acquisti hanno una grande valenza sociale, politica ed ambientale. Noi di Iswari ci impegniamo a diffondere i valori dell’alimentazione sostenibile e sana, del rispetto dell’ambiente e delle popolazioni locali. Quello che puoi fare anche tu è scegliere solo prodotti creati responsabilmente e in questo senso, se scegli i prodotti Iswari, vai sul sicuro.